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  • Domenica 09/03
    ore 15:00
    Coldrerio - Stabio
Belegott
Prossima edizione
26 dicembre 2023
In tempi... moderni!
Come la tradizione vuole, da parecchi anni a questa parte, il 26 dicembre di ogni anno si festeggia il giorno dei "Belegott", appuntamento importante per tutta la società bianco-rossa.
Nel giorno di S. Stefano, diversi gruppi formati da giocatori, dirigenti e simpatizzanti dell'AS Coldrerio, passano di casa in casa per rallegrare la popolazione con la più classica delle lotterie.
La storia... agli albori!
All'inizio del Novecento a Coldrerio si era istituito l'asilo infantile.
Questa istituzione era stata creata grazie a un lascito del dottor Paolo Cantoni, patrizio di Coldrerio, trasferitosi all'inizio dell'Ottocento a Bologna, dove era deceduto verso il 1860.
Considerato che le disposizioni testamentarie del donatore istituivano come beneficiari sia la parrocchia sia il comune di origine di questo benemerito concittadino, l'amministrazione era stata affidata congiuntamente ai due enti e l'educazione dei bambini doveva essere affidata a Suore.
I piccoli che frequentavano il giardino d'infanzia pagavano pochissimo perché rientravano a casa per il pranzo. Per il sostentamento delle Suore alle quali erano affidati i bambini del giardino d'infanzia venivano raccolte offerte.
I giovani di Coldrerio e Villa, il giorno di santo Stefano, organizzavano una raccolta di doni "Pro casa dei bambini". A questo scopo giravano di casa in casa con una gerla e in quella riponevano quanto veniva loro offerto dalla popolazione.
A quei tempi la stragrande maggioranza della gente del villaggio lavorava i campi e allevava animali domestici.
Cosa veniva porto ai questuanti?
Salumi nostrani, farina, uva americana secca, uova, castagne.
Quest’ultime venivano donate "bell'e cott", cioè "bell' e cotte", da cui è nato "BELEGOTT" che a Coldrerio e Villa sta a significare "giovane che per santo Stefano raccoglie doni in natura a scopo benefico".
L'usanza, appannatasi durante la seconda guerra mondiale, è stata ripresa alla fine degli anni Quaranta.
Dopo che l'asilo è diventato esclusivamente di proprietà comunale, i "Belegott" raccolgono i doni in natura e organizzano una lotteria a favore della locale Associazione Calcio, denominata a suo tempo "La Saettante di Coldrerio", per via dei veloci giocatori che vi militavano.
Primo premio in palio era un "barin", cioè un agnello: a quei tempi una vincita agognata.
Il secondo premio consisteva, fino a qualche anno fa, in una grande bambola da tenere esposta sul divano di casa. Viste le sue considerevoli dimensioni non poteva essere comunemente usata dalle bambine e dalle ragazzine come giocattolo, perché troppo ingombrante.
I doni in natura (arance, mandarini, trecce di fichi secchi, arachidi, panettoni, bottiglie di vino,…) erano deposti in capaci gerle che venivano vuotate su un carretto trainato da un asino. Naturalmente i giovani "Belegott" erano tutti volontari che erano considerati i benvenuti nelle case del villaggio.
Gli uomini offrivano loro un bicchiere di vino o un bicchierino di grappa. In alcune case, inoltre, le donne portavano in tavola per loro fette di salumi e di pane.
In ringraziamento i "Belegott" intonavano canzoni che eseguivano a squarciagola.
Il loro giro per le vie di Coldrerio e Villa, viste le numerose e prolungate soste, si protraeva per tutto il giorno.
Per fortuna, per i più avvinazzati tra i "Belegott", c'erano l'asino e il carro che li riconducevano a casa.
© AS Coldrerio - Via Campo Sportivo 13, 6877 Coldrerio