Belegott
Prossima edizione
26 dicembre 2023
In tempi... moderni!
Come la tradizione vuole, da parecchi anni a questa parte, il 26 dicembre di
ogni anno si festeggia il giorno dei "Belegott", appuntamento
importante per tutta la società bianco-rossa.
Nel giorno di S. Stefano, diversi gruppi formati da giocatori, dirigenti e
simpatizzanti dell'AS Coldrerio, passano di casa in casa per rallegrare
la popolazione con la più classica delle lotterie.
La storia... agli albori!
All'inizio del Novecento a Coldrerio si era istituito l'asilo infantile.
Questa istituzione era stata creata grazie a un lascito del dottor
Paolo Cantoni, patrizio di Coldrerio, trasferitosi all'inizio
dell'Ottocento a Bologna, dove era deceduto verso il 1860.
Considerato che le disposizioni testamentarie del donatore istituivano
come beneficiari sia la parrocchia sia il comune di origine di questo
benemerito concittadino, l'amministrazione era stata affidata
congiuntamente ai due enti e l'educazione dei bambini doveva essere
affidata a Suore.
I piccoli che frequentavano
il giardino d'infanzia pagavano pochissimo perché rientravano a casa
per il pranzo. Per il sostentamento delle Suore alle quali erano
affidati i bambini del giardino d'infanzia venivano raccolte offerte.
I giovani di Coldrerio e
Villa, il giorno di santo Stefano, organizzavano una raccolta di doni
"Pro casa dei bambini". A questo scopo giravano di casa in
casa con una gerla e in quella riponevano quanto veniva loro offerto
dalla popolazione.
A quei tempi la stragrande
maggioranza della gente del villaggio lavorava i campi e allevava
animali domestici.
Cosa veniva porto ai questuanti?
Salumi nostrani, farina, uva americana secca, uova, castagne.
Quest’ultime venivano donate "bell'e cott", cioè "bell' e cotte", da
cui è nato "BELEGOTT" che a Coldrerio e Villa sta a
significare "giovane che per santo Stefano raccoglie doni in
natura a scopo benefico".
L'usanza, appannatasi durante la seconda guerra mondiale, è stata ripresa alla fine degli
anni Quaranta.
Dopo che l'asilo è diventato esclusivamente di proprietà comunale, i
"Belegott" raccolgono i doni in natura e organizzano una
lotteria a favore della locale Associazione Calcio, denominata a suo
tempo "La Saettante di Coldrerio", per via dei veloci
giocatori che vi militavano.
Primo premio in palio era un "barin", cioè un agnello: a quei tempi una vincita
agognata.
Il secondo premio consisteva, fino a qualche anno fa, in una grande bambola da tenere
esposta sul divano di casa. Viste le sue considerevoli dimensioni non
poteva essere comunemente usata dalle bambine e dalle ragazzine come
giocattolo, perché troppo ingombrante.
I doni in natura (arance, mandarini, trecce di fichi secchi, arachidi,
panettoni, bottiglie di vino,…) erano deposti in capaci gerle che
venivano vuotate su un carretto trainato da un asino. Naturalmente i
giovani "Belegott" erano tutti volontari che erano
considerati i benvenuti nelle case del villaggio.
Gli uomini offrivano loro un bicchiere di vino o un bicchierino di
grappa. In alcune case, inoltre, le donne portavano in tavola per loro
fette di salumi e di pane.
In ringraziamento i "Belegott" intonavano canzoni che
eseguivano a squarciagola.
Il loro giro per le vie di Coldrerio e Villa, viste le numerose e
prolungate soste, si protraeva per tutto il giorno.
Per fortuna, per i più avvinazzati tra
i "Belegott", c'erano l'asino e il carro che li
riconducevano a casa.